Aumento prezzi pre-Natale
Natale e’ ormai alle porte e come succede ogni anno in Italia, i
commercianti ne approfittano per aumentare i prezzi di tutti quei prodotti che
fanno parte della tradizione natalizia e cioé addobbi, giocattoli e alimentari.
Avendo vissuto per tanti anni all’estero, non mi posso certo considerare
“un’ italiana tipo” nel senso che spesso mi stupisco delle reazioni dei mie
concittadini nei confronti di comportamenti che io ritengo scorretti.
Prendo spunto da una situazione
raccontata da mia madre al rientro dalla spesa. Frequentiamo un discount che fa ottimi sconti dove,
ogni mercoledi, il prezzo di frutta e verdura è pari a €1 al chilo. Un
affarone, direte voi ed io sono d’accordo. Ogni mercoledi, il supermercato si
riempie spaventosamente, la gente si accalca e si puó assistere a scene
tragicomiche: vecchiette invalide che fanno uso improprio del bastone da
passeggio per spartire la folla, neo-mamme che usano il passeggino a mo’ di
schiacciasassi e ci si trova davanti a donne a cavalcioni del marito al fine
raggiungere i piani piú alti di piramidi di cassette d’ uva.
Ecco un esempio di promozione ingannevole
Proprio due giorni fa, l’offerta
settimanale é stata cancellata all’ultimo minuto, con conseguente affluenza di
clienti abituali ignari del cambiamento inaspettato di programma. Una coppia di gestori di un ristorante locale
che normalmente approfitta dell’offerta speciale del mercoledì, l’altro giorno
si e’ accorta che questa era stata cancellata solo arrivati alla cassa con due
carrelli colmi di verdura. Arrabbiati neri, hanno iniziato a disfare
grossolanamente i propri carrelli, all’inizio rimettendo gli articoli al loro
posto, e poi mollando sacchetti e cassette di frutta dove capitava, con stupore
dei clienti presenti.
Rincaro prezzi prima
di Natale. Una tradizione tutta italiana?
Per concludere, al termine del racconto,
mia mamma ha detto “ma era logico che aumentassero di nuovo i prezzi, siamo
sotto Natale!”. E io mi chiedo, ma cosa c’entra? Perchè dovrebbe essere normale
che durante le feste i prezzi subiscano un rincaro? Sara’ normale in Italia, ma
vi assicuro che non funziona così ovunque, o almeno non funzionava così prima
della crisi finanziaria globale.
Ebbene, io quest’accettazione tacita dell’aumento dei prezzi non la capisco e
non l’accetto. Se nei loro volantini con
le offerte, il discount reclamizza una promozione e afferma che dura fino
al 2012, non si tratta forse di un contratto stretto fra il supermercato e i
suoi clienti? O forse siamo noi consumatori che non abbiamo letto la postilla
nelle condizioni d’uso dove veniva specificato che per quel supermercato il
2012 sarebbe arrivato prima?
Tale Italia, Tale
Grecia?
Queste cose mi fanno sorridere perchè rientrano
nella tipica mentalità italiana che io ho perduto tanto tempo fa. Ora vedo le
cose diversamente da come me le hanno insegnate i miei genitori. Ok, sicuramente
l’incremento dei prezzi al supermarket e’ dipeso dall’aumento del prezzo delle materie prime esercitato dalle
aziende agricole. E allora con chi dobbiamo prendercela noi? Eppure in Grecia,
dove sono presi appena appena peggio della nostra amata penisola, i negozianti
si sono accordati e stanno offrendo sconti
del 70% su tutti i beni di consumo. Tutto questo per permettere al cittadino
greco medio di fare un paio di regalini di Natale perchè se avessero alzato i
prezzi, i negozi sarebbero rimasti vuoti e anche le calze che i bimbi hanno
appeso al caminetto in attesa di Babbo Natale...
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