Sono proprio contenta! Ho saputo da poco che Edoardo Stoppa di
Striscia la Notizia ha fatto valere ancora una volta i diritti degli animali, colpendo questa volta a Venezia. Vi
ricordate del servizio “Cani
in Laguna” in cui ci mostrava la situazione precaria in cui vivevano quei
poveri “cani da guardia” destinati a
trascorrere tutta la vita su palafitte in mezzo alla laguna?
Come vivono i cani da
pesca?
Vivono male naturalmente. Alcuni esemplari si erano infatti
mostrati aggressivi nei confronti della troupe televisiva. Certo, sono lì per
fare la guardia. Questo è il loro dovere
e crudele destino: rimanere soli tutto il tempo, in mezzo alla laguna, senza
potersi muovere e correre, rinchiusi nei capanni dai quali non c’è alcuna via
d’uscita. Mi ricordo che in certi casoni da pesca, i cani potevano appena
appena infilare il muso sotto la porta, altri cani vivevano senza mai vedere neppure
la luce del sole. La baracca può diventare una trappola mortale, iglù d’inverno e sauna d’estate. Come in prigione, insomma! I
più fortunati dividevano la cella, almeno si facevano un pò di compagnia.
Sindaco di Venezia
ordina il trasferimento immediato
C’erano stati numerosi esposti e denunce direttamente alla Procura della Repubblica, sia da parte dei
cittadini che delle associazioni animaliste ma nessuno aveva fatto niente. È
stato necessario che arrivasse la televisione e che i colpevoli venissero
svergognati a livello nazionale perchè il sindaco
di Venezia Orsoni si mobilitasse. Evviva Striscia la Notizia! Abbasso il
modo in cui funzionano le cose in Italia!
Il regolamento comunitario parlava chiaro ma nessuno rispettava
“il divieto di detenere animali nei
luoghi dove sono depositate attrezzature e materiali che vengono a contatto con
prodotti alimentari.” Questi cani hanno il diritto di vivere una vita
dignitosa e stare in prigione in mezzo al mare come se fossero nel carcere di Alcatraz
non mi sembra che lo sia.
Orsoni e Bettin al
lavoro contro i maltrattamenti animali
L’Ordinanza di Orsoni (scarica
Ordinanza) è stata emanata solo ieri su proposta dell’Assessore
all’Ambiente Gianfranco Bettin. Bravi entrambi! Ben fatto. L’ordinanza del 13
gennaio 2012 “vieta” la detenzione e
“ordina” l’allontanamento dei cani detenuti entro 48 ore da ieri. Ciò
significa che i cani “in galera” dovrebbero essere già stati tutti trasferiti.
Ma sarà davvero così? Non sono chiare le sanzioni
alle quali andranno incontro i pescatori chioggiotti che non rispetteranno la
legge. Sembra verrà applicato l’articolo 650 del Codice Penale che parla di 3 mesi di detenzione o un’ammenda
di 400.000 lire.
I dubbi sorgono spontanei:
- Perchè nessuno ha agito prima visto che la detenzione era vietata?
- Sono già stati rilasciati tutti i cani?
- E che fine faranno ora? I pescatori se li sono portati a casa o li hanno abbandonati?
Come vedete, rompendo
le scatole e facendo sentire la propria voce qualcosa succede. Certo, non abbiamo messo fine a tutti
i casi di maltrattamento degli animali ma pian piano ce la faremo, ne sono
sicura.
È doveroso ringraziare calorosamente per il loro intervento:
- Le associazioni animaliste,
- Striscia la Notizia,
- il Servizio Veterinario dell’ULSS 12 Veneziana
- e il Comando della Polizia Municipale.
Per concludere, Goldoni aveva definito i chioggiotti (abitanti di Chioggia) “baruffanti
ma fanfaroni, crudeli ma
pittoreschi, tanto fumo (in tutti i sensi) e poco arrosto”. In provincia di
Venezia sono considerati “i napoletani
del nord” per il loro poco rispetto della
legge. Secondo voi la rispetteranno stavolta? Faranno meglio a farlo...
Poverini! E' proprio vero che l'uomo non è il miglior amico del cane.
RispondiEliminaHai ragione, manomale che e' tutto finito, o almeno cosi si dice....e' importante che continuino i controlli...
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