Oggi
è Pasqua. Vi auguro tanta serenità e, perchè no, di trovare un momento per riflettere sulle
vostre abitudini. Vi considerate delle persone buone? Siete altruisti? Pensate
mai alle conseguenze che le vostre azioni potranno portare? Siete credenti? E
se si, rispettate tutti e dieci i comandamenti? Anche il “non uccidere”? Allora
significa che non mangiate carne.
Meno male...
quindi non siete direttamente responsabili della morte di milioni di animali
che ogni anno vengono sacrificati per il piacere delle papille gustative dei
carnivori.
Se
invece rientrate nella categoria di quelli che non pensano prima di agire, e
quindi di mangiare, di quelli che fanno finta di niente, di quelli che “se lo
fanno gli altri perchè non io?”, allora vi prego di guardare questo video. Lo
dovete guardare dall’inizio alla fine però, e poi potrete pure andare a
mangiarvi il vostro agnellino sacrificale.
Fatevi
solo una domanda: sareste capaci di uccidere un agnellino a mani nude? Certo
perchè se si combatte, lo si fa ad armi
pari! Niente coltelli, niente di niente. Solo voi e l’ agnello.
Troppo
facile trovarlo bello che pronto, già assassinato, dissanguato, scuoiato e
tagliato a pezzi dal macellaio....
Durante
il periodo pasquale circolano tante campagne atte a fermare questa strage di
creature innocenti. Non sapendo quale scegliere, ne ho selezionate un paio da
condividere con voi.
DIRETTAMENTE DAL DIRETTO INTERESSATO
Per
me le feste pasquali significano solo terrore e morte. Dopo avermi separato da
mia madre, mi caricheranno su un camion e, come accade a milioni di altri
agnellini, sarò condotto verso il mattatoio.
Il
viaggio sarà lungo ed estenuante, non potrò riposare, avrò fame, freddo e molta
paura.
Trasportato per centinaia di chilometri, stanco e stremato, giungerò alla meta finale: il macello.
Trasportato per centinaia di chilometri, stanco e stremato, giungerò alla meta finale: il macello.
Durante l'attesa vedrò i miei compagni agonizzare e quando
arriverà il mio turno, mentre urlerò di terrore, mi taglieranno il collo, la
mia morte sarà lenta e atroce.
Invece di andare incontro alla vita arriverò da te... con che cuore mi mangerai? (Diritti Animali.org)
TRATTO DA “IL PIANTO DEGLI AGNELLI E IL DOLORE DEL MONDO” DI SUSANNA TAMARO
{...}
Ma in una società come la nostra, totalmente profana, in cui nulla è più sacro
e gli unici timori concessi sono legati alla materia, la catena di morte del
macello non è che una realtà tra le altre. Le urla degli agnelli sono un rumore
di fondo, uno dei mille rumori che frastornano i nostri giorni.
E
forse non sapere ascoltare questo lamento è il non saper ascoltare tutti i
lamenti — i lamenti delle vittime delle guerre, dei malati, dei bambini
torturati, uccisi, delle persone seviziate, abbandonate, dei perseguitati, di
tutte quelle voci che invano gridano verso il cielo.
È
anche il non saper ascoltare il nostro lamento, di persone sazie, annoiate,
risentite, incapaci di vedere altro orizzonte oltre quello del nostro minuscolo
ego, incapaci di interrogarci, di affrontare le grandi domande e di accettare
il timore che, da esse, inevitabilmente deriva. Sdraiati sul comodo divano
della teodicea, continuiamo a ripetere che Dio non può esistere perché permette
il male degli innocenti e questo assunto ci placa, ci quieta, ci mette dalla
parte della ragione, proteggendoci dall’insonnia delle notti e dall’angoscia
straziante del dolore del mondo.
Quanti
orrori — e quanti errori — derivano da quest’immagine di Dio onnipotente, da
quest’idea di un Dio con la barba, seduto su una nuvola, parente stretto di
Zeus, con i fulmini in mano, pronto a scagliarli sugli empi della terra.
L’onnipotenza
di questa società ipertecnologica, non deriva forse proprio da questo? Dio non
è onnipotente, come ci aveva promesso, e dunque diventa nostro compito
assumerci l’onnipotenza, raddrizzare le cose storte in cose dritte, creare il
paradiso in terra, un paradiso in cui la giustizia finalmente trionfa, grazie
alle nostre leggi.
Il
paradiso in terra però, come già abbondantemente ci hanno mostrato le tragedie
del Novecento, ben presto si trasforma nel suo opposto perché, quando l’uomo
crede di agire unicamente secondo i principi assoluti della ragione, sta già
srotolando un reticolato e prepara potenti luci al neon per illuminare ogni
angolo della prigione.
Forse
il pianto delle migliaia di agnelli immolati per routine consumistica in questi
giorni non è che il pianto di tutti i milioni di vite innocenti che ogni giorno
in modi diversi, da che mondo è mondo, vengono stritolate dal male. E quel
pianto che si alza verso il cielo senza ottenere risposta, ci suggerisce forse
che il passaggio, la vera liberazione — la vera Pasqua — è proprio questa.
Sapere
che Dio non è onnipotente, ma, come Agnello, condivide la stessa nostra disperata
fragilità. E solo su quest’idea — sull’idea che condividiamo la fragilità, che
le tue lacrime sono le mie e le Sue sono le nostre — si può immaginare un mondo
che non scricchioli più sotto il delirio dell’onnipotenza ma che si incammini
nella costruzione di una vera umanità.
Buona Pasqua anche a te...
RispondiEliminaRicambio cara Francesca!
EliminaCiao cara,
RispondiEliminapremetto che oggi non mangerò agnello, ma il comandamento "non uccidere" non è riferito anche agli animali.
E' chiaro che sta nella sensibilità di ognuno scegliere di non nutrirsi di carne.
Ti auguro una serena S.Pasqua con le persone che ami.
Un abbraccio,
Marina
Sono consapevole del fatto che questo mio commento sia scomodo, ma chi mi conosce sa che ho il massimo rispetto per tutti: persone, animali e vegetali.
EliminaRibadisco che i comandamenti non si prestano ad interpretazioni.
Ognuno è poi libero di fare le sue scelte sempre nel rispetto di tutti, animali compresi.
L'uomo ha la supremazia sugli animali, ma non ha assolutamente nessun diritto di farli soffrire, anzi li deve tutelare e proteggere.
Aggiungo che il diventare vegetariani o vegani, non è per tutti, ad esempio un'amica che lo è stata per dieci anni (e ne era una paladina) a causa dell'insorgere di problemi di salute, ha dovuto reintrodurre nella sua dieta proteine di origine animale.
A tutti, auguri di pace e di ogni bene,
Marina
Ciao Marina,
Eliminasicuro che la tua amica non si alimentava a dovere, perché il regime veg se fatto bene non dà carenze.
Riguardo alla religione esiste un motivo se sono buddhista: il rispetto per gli animali, quello vero. Come si può dire "Io ho il massimo rispetto per tutti: persone, animali e vegetali" e poi dire che si mangiano gli animali?!
Per coerenza meglio dire: "mangio gli animali, quindi non li rispetto.", preferisco leggere questo, almeno è coerente.
Saluti
Ciao Marina, ti ringrazio per aver dato il tuo contributo a questo scambio di opinioni. Non ho risposto ai commenti fino ad ora perché già si capiva dal mio post quale fosse il mio pensiero a riguardo.
EliminaImmagino tu sia religiosa. Probabilmente ci capirai più tu di me in fatto di comandamenti. L’ultima cosa che voglio fare è polemica, mi piacerebbe confrontarmi con te pacificamente...
L’iconografia pasquale non contempla nessuna immagine di Gesù che sgozza un agnello, anzi, decine di immagini rappresentano Cristo che tiene tra le braccia un agnellino.
Mi sbaglio a pensare che l’ Agnus Dei che toglie i peccati del mondo sia una metafora del sacrificio di Cristo in croce? Allora perchè nel giorno della sua resurrezione dovremmo festeggiare il suo sacrificio fatto per cancellare i nostri peccati?
Ho cercato dei riferimenti biblici che siano più precisi di “fa parte della tradizione” ma sembra che il sacrificio degli agnelli rientri solo nella tradizione ebraica descritta nell’ Esodo 29,38-39 “38 Ecco ciò che tu offrirai sull'altare: due agnelli di un anno ogni giorno, per sempre. 39 Offrirai uno di questi agnelli al mattino, il secondo al tramonto.”
Io non sono ebrea e non vivo negli anni Avanti Cristo. Il sacrificio di Cristo è simbolizzato dall’eucarestia, i preti non sacrificano un animale in chiesa, gli animali al giorno d’oggi vengono allevati per essere sacrificati solo per il piacere delle papille gustative quindi....
Scusami ma non ci capisco molto... ho fatto le stesse domande alla mia catechista tanti anni fa e monsignore non mi voleva più cresimare!!! Diceva che ero polemica quando in realtà cercavo solo di capire quale fosse la VERA verità.
Quello di cui sono sicura è che siamo tutti stati creati da una divinità, che è anche l’unica in grado di decidere della vita e della morte delle sue creature. Noi non siamo Dio. Chi siamo noi per decidere della morte di un altro essere dotato di anima come lo sono gli animali?
Come premesso, questa non vuole essere una polemica. Se mi vorrai rispondere lo apprezzeró moltissimo.
Ovviamente non ho guardato il filmato perchè sò che ne rimarrei shoccata.L'agnello non l'ho mai mangiato però non sono vegetariana,anche se pochissima purtroppo qualcosa (tipo il pollo)la mangio.Ma il mio proposito per quest'anno è riuscire a eliminarla del tutto.
RispondiEliminaOggi è un buon giorno per iniziare che ne dici???
Io dico di si! ;)
Eliminaanch'io!
EliminaQuella di mangiare la carne è una cultura dentro la quale siamo nati, ma voglio dare un consiglio a chi come me ha deciso di smettere di mangiarla. Non partite dal concetto dell'eliminazione della carne, ma dall'arricchire la vostra alimentazione con moltissime altre pietanze che prima non mangiavate. Io ho seguito questo consiglio di una nutrizionista... introducete tanti diversi piatti piatti a base di verdure, legumi, cereali e vedrete che a poco a poco lascerete completamente la carne senza averne alcuna necessità.
RispondiEliminaSperiamo che questa sensibilità si diffonda sempre più...
p.s. A chi crede che il comandamento "non uccidere" valga solo per la specie umana io dico... ma siamo davvero così convinti della supremazia della specie umana sulle altre? Io personalmente credo che abbiamo molto su cui riflettere.
Auguri di una vera rinascita a tutti...
Buona Pasqua a tutti! io sono d'accordo con Katia e Duediquadri e Topogina, Pasqua dovrebbe essere un momento di riflessione: è troppo facile incaricare un altro di uccidere l'agnello, ma credo che la maggioranza di noi per mangiare carne se dovesse uccidere un animale con le proprie mani diventerebbe vegano domani. Si tratta anche di valori che dobbiamo trasmettere ai figli, il mio che cresce con il gatto, le galline, le oche, il cavallo...come spiegargli un giorno che il gatto non si mangia e l'agnello sì? La Pace non passa attraverso un sacrificio e se siamo nel XXI secolo e ci consideriamo moderni è anche l'ora di mettere da parte queste barbarità.
RispondiEliminaPensateci, la Pasqua non perde significato se non si mangia l'agnello, anzi può solo migliorare!
Auguri!
Fra
mangio la carne... ma l'agnello no! Così come il coniglio... So che è solo una stupidaggine ed un controsenso... ma mi fanno troppa pena questi agnellini...
RispondiEliminaPremetto che non sono credente..e perciò per me i dieci comandamenti non hanno alcun significato..ma lo hanno gli esseri viventi che vengono sfruttati,macellati,mercificati dall'uomo senza alcuna pietà!
RispondiEliminada tre anni e mezzo non mangio la carne e sono fiera della mia scelta. Chi mi conosce sa che non sono una persona che impone che non si mangi carne in sua presenza o altro..perchè trovo sia qualcosa che debba venire dal proprio cuore e dalla propria coscienza. In ogni caso non riesco a concepire come un essere dotato di intelligenza come l'uomo possa ancora seguire delle tradizioni che comportano delle barbarie..in modo particolare verso dei cuccioli!ma si sa..non ha rispetto verso i propri simili,come è possibile possa averne per gli animali..
Tantissimi auguri di Buona Pasqua cara!
RispondiEliminaBaci
questo è il mio primo anno che non mangio la carne a pasqua, e ne sono molto, molto contenta!! neanch'io guardo il film perché non ce la faccio proprio. comunque, anch'io ti faccio i complimenti per il divulgare di queste idee spesso scomode.
RispondiEliminae anch'io sono d'accordo con duediquadri: ce ne sono tantissime alternative e, quando fatte bene, uno non si sente proprio la mancanza della carne. oggi mio marito ha preparato un gattò di patate vegetariano (ma non vegano...), ed era più buono di qualunque gattò che avevo mai mangiato! :) lisa
Sono felice che in giro ci siano tante persone amanti degli animali.
RispondiEliminaIo sono di un'altra generazione, per mezzo secolo sono stata onnivora ,per cui per me è alquanto difficile dismettere questa abitudine. Mi rendo conto del male che si procura a questi animali ma..... cerchero'.....