Care
c’ècrisine e cari c’ècrisini, vi ripropongo un post che ho
pubblicato a fine gennaio
poichè sono stata contattata da uno degli autori elencati, Eleonora Battaggia. Eleonora aka Caracol mi ha chiesto di specificare
che i suoi lavori, design e tecniche non sono copiabili poichè Caracol è
un marchio registrato.
Ora, chi mi conosce e mi legge sa che non faccio mai niente
senza verificare e citare le mie fonti, “linko con amore” e rispetto sempre il
lavoro di tutti. Nel mio post non mi
sembra di aver incentivato i 4 “gatti” che mi seguivano a gennaio a copiare le
opere presentate. Infatti il titolo diceva “5 online shops da tenere d’occhio”
e non “5 online shops da copiare.” Quello sotto è il post originale, dove cito fonti e relativi punti vendita.
Mi scuso con
Eleonora se le mie parole sono state fraintese. Anche dai commenti
si capisce che la discussione era incentrata sullo sperperare, consumare e sprecare di meno e soprattutto usare
maggiormente cervello e creatività.
Spero comunque
che la lettura sia di vostro gradimento.
Ogni giorno miliardi di
persone nel mondo acquistano prodotti
inutili o poco utili di per sè e che vengono gettati via nel giro di pochi minuti dal loro utilizzo. Da qui
è nata l’idea del riciclo creativo che fortunatamente si sta diffondendo sempre di più. Si
tratta cioè di riutilizzare oggetti e
materiali comuni che altrimenti finirebbero nella spazzatura per dargli nuova vita e trasformarli in oggetti
utili. Si possono usare la carta, il cartone, le bottiglie di plastica per
creare di tutto, e la cosa bella è che non serve nemmeno essere artisti. I difetti nelle creazioni del riciclo
creativo diventano punti di forza rendendo ogni oggetto unico al mondo. Quindi ricordatevi le
tre R: Riduci, Ricicla e Riusa!
Ho deciso di stilare una piccola classifica di oggetti riciclati creativamente che ho trovato sul web e relativi artigiani/creatori/produttori.
Caracol ornaMenti eco-contemporanei
Puoi trovare le creazioni di Eleonora AKA Caracol presso diversi punti
vendita o comperarli online scegliendoli dalla sua pagina Flickr. Eleonora dice di sé “impiego per la maggior parte materiali di riciclo e recupero o lavorati secondo criteri di
eco-compatibilità nella volontà di ridurre il più possibile l'impatto
sull’ambiente e sull’uomo”.
Con la collana "SINGIN’IN THE RAIN" si è classificata seconda al consorso “Bijoux d'Autore 2011.” Materiale usato? tessuto e componenti metallici ricavati esclusivamente da vecchi e rotti ombrelli, filato. Bello, vero?
Con la collana "SINGIN’IN THE RAIN" si è classificata seconda al consorso “Bijoux d'Autore 2011.” Materiale usato? tessuto e componenti metallici ricavati esclusivamente da vecchi e rotti ombrelli, filato. Bello, vero?
Negozio online
nato dalle richieste dei lettori del loro blog di poter acquistare oggetti per
la casa, gioielli, vestiti e accessori creati
usando materiale di riciclo. Si tratta di un marketplace di gruppo dove chiunque può vendere le sue creazioni, a
condizione che siano fatte con materiali
vecchi ed ecosostenibili.
Alessandra Renzulli
Design
Puoi ammirare la sua arte ecosostenibile presso il suo atelier o attraverso l’online
shop su Artesanum. Alessandra dice “E
questo mi diverte a scovare l’anima impolverata delle cose in disuso, facendole
rivivere in creazioni originali.” E ancora “Il mio filo conduttore è di
aggiungere valore estetico ad un oggetto meramente pratico come ad esempio una
bottiglia di plastica che, una volta trasformata
in collana, assume una bellezza che prima non aveva..”
Guardate quest’anello realizzato con il pet delle bottiglie dell'acqua e di sapone.
WrecordsByMonkey
Un’azienda americana che produce oggetti d’arte e gioielli
provocativi utilizzando soprattutto vecchi
dischi e LP. Guardate questi braccialetti creati apposta per San
Valentino!
La cosa che più mi colpisce è il fatto che la maggior parte
dei loro gioielli viene creata utilizzando un seme molto duro proveniente
dal Sud America e che loro definiscono avorio
vegetale. Ecco i famosi semi qui sotto.
Grazie della segnalazione del mio lavoro....
RispondiEliminaAvrei bisogno di parlarti in privato ma non trovo un tuo indirizzo mail, mi contatti per favore?
Eleonora
Ciao Eleonora, il tuo commento mi era proprio scappato, l'ho letto solo ora! Spero di non aver fatto niente di male...mi puoi contattare su topogina1977 at gmail.com
EliminaLa creativita' dell'essere umano non ha limiti, con i semi o gli ombrelli rotti sono stati ricreati oggetti che definirei favolosi. Complimenti a tutti voi.
RispondiEliminaSono proprio bravi questi artisti, oltretutto svolgono un ruolo cruciale nell'educazione al riciclo e riuso. Dobbiamo imparare a essere meno 'sperperoni' e comprare solo ciò' che ci serve davvero. Per produrre qualsiasi cosa servono risorse ed energie per le quali noi paghiamo un prezzo e spesso decidiamo dopo poco di buttare via il prodotto stesso perché magari non ci serve più. Purtroppo, il prezzo più alto lo paga proprio l'ambiente.....
EliminaVoglio mettermi alla prova anch'io,sono emozionata al pensiero di modellare oggetti in disuso e farli rinascere a nuova vita e a nuovo utilizzo.
RispondiEliminaCiao Lilly, e' bello mettere in moto la propria creativita' e ti assicuro che e' la miglior cura contro lo stress, o almeno cosi' e' stato per me.
EliminaHo intenzione di pubblicare alcuni tutorial presi qui e la' nel web, alcuni sono gia' live. Quindi in caso avessi bisogno di qualche stimolo, prova a leggere i miei ultimi post.
Ciao, sono Maria, scopro oggi il tuo blog: ma è una guida utilissima!! Mi piace molto, ottimi spunti e consigli, brava da oggi ti seguo!!
RispondiEliminaCiao Maria! Ho ricambiato subito la visita. Mi piace molto il tuo template. E per quanto riguarda le ricette...neanche a dirlo, mi e' venuta l'acquolina in bocca!
EliminaVado a fare uno spuntino e poi torno sul tuo blog. Ciao!
Ho appena letto la tua precisazione e chiarimento per l'articolo di gennaio. Penso che la BATTAGGIA abbia frainteso le tue parole e lo spirito che le animava, purtroppo nella vita capita spessissimo di "essere male interpretati. E poi se non voleva essere copiata o di ispirazione poteva fare a meno di pubblicarli. se ne è vantata e si sa che le cose belle vanno copiate. Se sono in rete posso anch'io riprodurle per mio piacere.E poi è il destino dei famosi. Ne sa qualcosa Valentino e Armani.
RispondiEliminaNon infierire anche tu...
Eliminasi vede benissimo che stavo facendo pubblicita' ai negozi, altrimenti non avrei messo i link ai loro online shops.
Pazienza, che ci vuoi fare?
sono molto brave tutti e 5! sono andata in colombia qualche anno fa e mi sono innamorata con il tagua, cioè, l'avorio vegetale. ho comprato diversi gioielli fatti con questa materiale che è molto particolare, colorato e bellissima. grazie per aver condiviso perché secondo me fa sempre bene avere altre ispirazioni, anche non copiando! :) lisa
RispondiEliminaIo invece non ne avevo mai sentito parlare dell'avorio vegetale. Ma se e'possibile coltivarlo, perche' si continua ad uccidere elefanti e rinoceronti per staccargli le zanne o il corno? Bah....
EliminaGrazie del tuo commento, cuci!
va be', hai assolutamente ragione, ma un motivo sarà forse anche la dimensione. non si potrà fare cose grandi con il tagua come si possono fare con l'avorio di elefanti (sai, non ci avevo mai pensato che potrebbe venire l'avorio anche dai rinoceronti). ma non credo che questo sia il motivo vero. sarà forse che è meno lavoro per l'umano uccidere l'animale per più materiale.
Eliminase ti interessa, ho scritto un post anni fa su alcune cose artigianali che ho comprato nella colombia, compreso questo tipo di "avorio" (anche se a me sembra più come pietra che avorio): http://cucicucicoo.blogspot.it/2009/08/lartigianato-colombiano.html